Alimentazione Archivi · Nicoletta Paolillo

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Ami mangiare la pasta?

La consigli ai tuoi pazienti e/o clienti?

Ci sono buone notizie per chiunque ami questo alimento…

Oggi, come ben sai, in commercio ci sono tantissimi tipi di pasta, tanto che spesso si è indecisi quale mangiare.

Recentemente ho letto uno studio italiano che riguarda la pasta fresca.

Lo studio mi ha incuriosita perché si è scoperto che la pasta di grano duro arricchita di Moringa oleifera L.: risulta un buon alimento nutritivo.

Cos’è la Moringa oleifera?

È una pianta commestibile originaria dell’India orientale che ha un notevole interesse dal punto di vista ecologico (purifica le acque), ma anche nutrizionale.
È di grande rilievo il fatto che le parti della pianta contengono tutti i tipi di aminoacidi richiesti per il fabbisogno proteico, anche quelli essenziali.
Questa cosa è pressoché unica tra i vegetali, Moringa oleifera è infatti l’unica pianta oggi nota con tali caratteristiche.

Ma torniamo allo studio…
alla pasta fresca è stata sostituita la semola di grano duro con vari grammi di polvere di foglie di Moringa oleifera essiccata (MOLP), ricca di fibre, minerali e composti antiossidanti.

I ricercatori hanno notato che da un punto di vista nutrizionale, l’inclusione di MOLP ha migliorato il contenuto di sostanze benefiche come i fenoli, e il contenuto di minerali della pasta fresca esaminata.

Per questo motivo gli studiosi indicano l’aggiunta di questa sostanza, come un valido supporto per aumentare il valore nutritivo della pasta, preservando le proprietà tecnologiche della pasta, senza intaccare inoltre le preferenze di gusto del consumatore.

Attualmente, ancora non esiste in commercio questa pasta, ma si iniziano a vedere sugli scaffali tipologie più particolari, come ad esempio quella di semola di grano miscelata con altri cereali.

La PASTIFICIO ATTILIO MASTROMAURO – GRANORO SRL ha infatti lanciato sul mercato una nuova linea di pasta: la “Cuore mio Bio Granoro”, fatta con grano duro ed orzo.

Nel prossimo futuro arriveranno altre miscele, sicuramente migliorate dal punto di vista nutrizionale.
Gli amanti della pasta avranno quindi ancora più imbarazzo nella scelta.
Nel frattempo è un bene variare quella che c’è.


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Mangiare agrumi porta benefici al nostro corpo, sopratutto se si considera anche la buccia.

Un recente studio ha infatti confrontato il contenuto di minerali tra la buccia e la polpa degli agrumi e determinato quali tra arancia, pomelo, mandarino, limone, lime e pompelmo rosso, giallo o verde, fosse il più ricco di minerali. 

Per lo studio ogni frutto è stato tagliato a metà, e una metà è stata omogeneizzata, trattando il campione nel suo insieme (buccia + polpa), mentre l’altra metà è stata pelata e la polpa (F) e la buccia (P) sono state omogeneizzate separatamente . 

Le arance possono inoltre arricchire il corpo con potassio, fosforo e manganese, mentre la calce può essere una fonte di calcio, zinco, sodio e soprattutto potassio. 

I ricercatori dello studio indicano che tutti gli agrumi sono una fonte molto preziosa di potassio, necessario per garantire l’equilibrio idrico ed elettrolitico.

Lo studio ha evidenziato che:

Il contenuto di macro e micronutrienti nella buccia della maggior parte dei frutti, ha superato di gran lunga la loro quantità nella polpa.

I ricercatori indicano inoltre che:

Arance e pomeli sono i frutti più ricchi di ferro e rame, quindi potrebbero essere consigliati in casi come i disturbi della produzione di emoglobina derivanti da una carenza di questi elementi. Mangiare agrumi porta quindi benefici, non solo grazie alla famosa vitamina C.

 

 

Fonte: Czech A, et al..Mineral Content of the Pulp and Peel of Various Citrus Fruit Cultivars. Biol Trace Elem Res. 2020 Feb;193(2):555-563.


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Questo studio ha analizzato bambini e adolescenti con costipazione funzionale (secondo i Criteri Rome IV), divisi in 5 gruppi a seconda la terapia farmacologica applicata, combinata o meno con la banana verde.

I risultati ottenuti sono stati:

Il consumo di biomassa di banana verde da sola, ha ridotto in modo significativo il numero di bambini con classificazione Bristol Stool Form Scale 1 o 2, sforzandosi di defecazione, defecazione dolorosa e dolore addominale.
La percentuale di bambini che hanno richiesto una dose ridotta di lassativo è stata alta nel caso in cui la biomassa di banana verde è stata associata a picosolfato di sodio (87%) e PEG 3350 con elettroliti (63%).

La biomassa della banana verde da sola e associata a lassativi è stata ben tollerata e non sono stati segnalati effetti avversi.

Questo studio indica che la biomassa di banana verde è vantaggiosa come terapia aggiuntiva sulla costipazione funzionale, principalmente per ridurre le dosi di lassativi in bambini e adolescenti.

Fonte: articolo in lingua inglese su www.sciencedirect.com